C5TIME per la rubrica “PRIMA PAGINA PER”. In questa 46ª uscita abbiamo il piacere di intervistare ANDREA ROZZATO il Mister dell’Antenore Sport Padova fresco di promozione in Serie B.

Andrea Rozzato, classe ’91, nativo della città del Santo. Nei suoi 12 anni di esperienza in panchina ha allenato qualsiasi categoria, dalla Scuola Calcio alla Prima Squadra, raggiungendo negli ultimi tre anni risultati di prestigio a livello regionale e nazionale. Allenatore qualificato riconosciuto dal Settore Tecnico Federale, vanta esperienze in club di Serie A tra cui Marca Futsal e Luparense. Nella stagione 2009/10 nella società Marca Futsal è Vice Allenatore Juniores divenendo vicecampione regionale Juniores Élite. Dalla stagione 2010 alla stagione 2012 sempre con la Marca Futsal è Allenatore Pulcini ed Esordienti. Nella stagione 2013/14 entra a far parte dello staff della Luparense calcio a 5 Allenatore Allievi. Da dicembre 2014 a giugno 2015 passa alla Five Dream come Allenatore della Prima squadra (Serie D). Dal 2015 entra nell’ambiente biancoscudato:
2015/16: Calcio Padova C5: Allenatore Esordienti e Giovanissimi (Vicecampione Coppa Veneto Giovanissimi)
2016/17: Calcio Padova C5: Allenatore Allievi e Giovanissimi (Vicecampione regionale Allievi)
2017/18: Calcio Padova C5: Vice Allenatore Serie C1, allenatore Allievi (Vicecampione Coppa Veneto Allievi)
2017/18: Rappresentativa Regionale Giovanissimi: Vice CT (Vicecampione d’Italia Giovanissimi)
2018 ad oggi passa all’Antenore Sport Padova, Under 15, Serie C1, vincendo subito il Campionato di Serie D e diviene Vicecampione Coppa Veneto Serie D come vice di Rodriguez. Mentre nel 2020/21 conquista il Trofeo “Roberto Quaranta – Coppa Veneto”, categoria Under 15.
2021/22 Rappresentativa Regionale Under 17: CT (Campioni del Trofeo Roberto Quaranta con le Rappresentative di Lombardia, Bolzano e Piemonte – Valle d’Aosta), posizione ricoperta anche nei TDR 2023 e 2024.
2022/24 diventa il nuovo allenatore della Prima Squadra dell’Antenore: in due stagioni raggiunge per due volte il secondo posto, due volte la finale nazionale dei Play Off e conquista nel 2024 la Coppa Italia Regionale di Serie C e la promozione in Serie B.

Buongiorno Andrea, per capire appieno il risultato epocale ottenuto dal tuo staff e dai tuoi giocatori dell’Antenore Sport Padova, dobbiamo tornare alla data di venerdì 15 settembre 2023, il giorno in cui avete iniziato il vostro percorso verso la tanto ambita e meritata promozione in Serie B, impreziosita dalla conquista della Coppa Veneto di Serie C1. Dopo una regular season intensa condita da 30 partite emozionanti, avete superato i Play Off Regionali e Nazionali fino a conquistare la vittoria a Jesi, nelle Marche, contro l’arcigno JESI C5 allenato dal determinato e ottimo Mister Pieralisi Gabriele, in un Pala Triccoli infuocato, vincendo solamente dopo la roulette i calci di rigori. Come hai vissuto questo momento storico e quale impatto ha avuto su di te questa promozione nel campionato nazionale?
🎤 Rozzato Andrea > In realtà sto ancora razionalizzando quello che abbiamo vissuto. Ripensando alla gara di sabato 8 giugno la prima cosa che mi viene in mente è il momento in cui abbiamo subito il gol del pari e non ti nascondo che ho avuto un crollo emotivo: dalla certezza di avere la promozione in mano siamo passati in venti secondi alla possibilità di perderla nuovamente all’ultimo atto. Ho proprio pianto in silenzio, in piedi, per almeno trenta secondi mentre i ragazzi continuavano a giocare. Riassestata la testa ho avuto solo il tempo di provare a caricare un po’ i ragazzi prima dei rigori. L’epilogo lo conosciamo. E’ stata una grande soddisfazione ma anche un grande sollievo. Ora inizia, per tutti, una storia nuova.

Mentre ti preparavi nel gestire l’obiettivo di un’intera stagione per la promozione in Serie B con il tuo Staff, nello stesso tempo hai mostrato grande determinazione e passione nel sederti anche sulla panchina della Rappresentativa Under 17 al T.D.R. in Calabria. Come sei riuscito a gestire queste due competizioni contemporaneamente? Qual è stato il fattore principale che ha impedito alla tua Rappresentativa Under 17 nel lasciare un’impronta tangibile nel T.D.R.?
🎤 Rozzato Andrea > Grazie al lavoro del Comitato, in particolare di Luca Cesari, siamo riusciti a calendarizzare il lavoro in maniera sinergica anche se ci sono state moltissime difficoltà di programmazione a causa dei tanti impegni dei ragazzi tra Under 19, Nazionali Giovanili e Future Cup: un valore aggiunto, sia chiaro, nell’esperienza dei ragazzi ma che hanno limitato un po’ le finestre di lavoro. Direi che invece un’impronta tangibile in Calabria l’abbiamo lasciata, potete chiedere al Lazio. Abbiamo vinto il nostro girone, giocando un prima finale anticipata contro i laziali, e nonostante risultati e primato il regolamento ci ha messo immediatamente contro il Piemonte, poi vincitore in totale facilità e carrozza del torneo: nei quarti abbiamo sbagliato l’approccio alla gara, non l’abbiamo recuperata letteralmente per un centimetro ma siamo capitolati contro una formazione di alto livello. Probabilmente siamo stati gli unici a metterli davvero in difficoltà e, senza paura di smentite, credo di poter affermare con sicurezza che siamo stati la seconda miglior squadra di questo TDR. Ai ragazzi e allo staff va la mia più profonda riconoscenza, sincera gratitudine invece al Comitato nelle figure del Presidente Ruzza e del Delegato Michele Di Giambattista per la fiducia nei miei confronti.

Nella regular season della massima Serie Regionale, c’è stata un’avversaria che ti ha colpito in modo particolare? Quali giocatori avversari ti hanno impressionato di più durante la stagione?
🎤 Rozzato Andrea > E’ stato un campionato molto equilibrato però è impossibile non citare prima di tutto il Verona di mister Carlos Bruno Giorgio per l’incredibile continuità di risultati. Ho un debole per il Marco Polo giovane e talentuoso di mister Andrea Scarpa e sono rimasto impressionato dal lavoro di mister Gabriele De Francesch a Miane in pochi mesi. Molti giocatori avversari mi hanno impressionato, per le loro doti singole ma, sarebbero troppi da elencare.

Sei un Mister giovane ma già affermato, che ha sempre creduto nel potenziale dei giovani e che ora viene ricompensato dai risultati ottenuti. Cosa ti ha colpito e ti ha reso un elemento chiave all’interno della società dell’Antenore Sport Padova? Puoi descrivere il tuo Staff che ti ha affiancato in questa straordinaria esperienza indimenticabile?
🎤 Rozzato Andrea > Antenore è un unicum fin dalla sua creazione. E’ una realtà orizzontale che in questi sei anni è cresciuta molto ma ha ancora moltissimi margini. Non lo so se sono un elemento chiave all’interno dell’organizzazione, mi piace pensare a questa realtà come abbastanza forte da sostituire chiunque che per qualsiasi motivo un giorno smetta di collaborarci, però posso solo ringraziare chi mi ha dato fiducia e mi ha permesso di crescere sotto l’aspetto personale e tecnico. Lo staff è stato fondamentale per me e per la squadra quest’anno come lo scorso anno. Luca Cerato, dirigente responsabile, sempre presente, ha accompagnato tutti noi in questo viaggio non facendoci mai mancare nulla e dando grande serenità al gruppo ma anche qualche cazziatone quando serviva. Il Prof. Ballarin credo che con quest’anno si sia confermato tra i migliori preparatori atletici del Veneto: è incredibile come la squadra si sia evoluta da quando è arrivato. Alessandro Mastroeni, come il Prof, è una figura di riferimento ad un livello molto alto per il suo ruolo: ha saputo far coesistere nella stessa stagione il percorso di un veterano come Lello Calgaro e di un giovane come Alessandro Nazzari, la conferma di Emilio Mingardo come uno dei migliori prospetti del ruolo e avviato Tommaso Voltan, interessante estremo difensore che è arrivato dal calcio e che in pochi mesi ha fatto passi da gigante. Mastro ha inoltre seguito tutta la parte di scouting che è molto importante per noi. Chiudo con Arianna Barcaro che nello staff della Prima Squadra era una “new entry” ma che per conoscenza ed esperienza avrebbe potuto benissimo ricoprire il ruolo di primo allenatore: è stata una spalla importante e abbiamo costruito un rapporto di confronto continuo.

In qualità di allenatore esperto, quali sono gli aspetti della tua squadra che ti hanno impressionato di più? Quali giocatori nella rosa ti hanno particolarmente colpito per le loro prestazioni?
🎤 Rozzato Andrea > Direi che la resilienza è l’aspetto che più emerge in questo gruppo. Non hanno mai mollato di un centimetro nonostante le difficoltà siano state tante ma nei momenti in cui contava i ragazzi hanno sempre espresso qualcosa in più. Abbiamo fatto una Coppa incerottati e infortunati e l’abbiamo vinta in una maniera incredibile e anche questi Play Off, in particolare nella doppia sfida con lo Jesi, hanno testimoniato che avevamo un fuoco dentro, una voglia insanabile di arrivare al traguardo. Non parlo di giocatori singoli perché sarebbe un torto verso gli altri: sono molto sincero quando dico che tutti hanno messo il classico mattoncino.

Andrea, c’è stato un momento critico durante la stagione che ha messo in discussione il vostro obiettivo principale? E quando hai capito che i tuoi giocatori possedevano le qualità necessarie per trasformare il sogno della promozione in realtà?
🎤 Rozzato Andrea > Il periodo fine Gennaio – Febbraio – inizio Marzo ci ha letteralmente prosciugato le energie. Abbiamo giocato 10 gare in 30 giorni e puntavamo moltissimo a qualificarci alle Final Four di Coppa Italia, non solo per il prestigio e la possibilità di giocarci il titolo, ma anche perché sapevamo che saremmo stati promossi d’ufficio in caso di qualificazione e in quel momento il Verona stava volando via. In poche settimane ci siamo trovati fuori dalla Coppa Nazionale e distanti dal primo posto. In quel momento poteva crollare tutto. Credo che la società sia stata molto brava a non mettere ulteriore pressione al gruppo e i ragazzi a tenere la barra dritta. Da quel momento in poi per noi è iniziato praticamente un altro campionato e, dalla gara con il Gifema fino alla finale con lo Jesi, non abbiamo più sbagliato.

Qual è la tua visione per l’Antenore Sport Padova nel campionato nazionale? Continuerai a puntare sui giovani? Quali sono le tue aspettative per il gruppo di supporto nell’entourage ovalecerchiato?
🎤 Rozzato Andrea > Credo che l’obiettivo a breve-medio termine ora sia quello di stabilizzarci nei campionati nazionali. Già oggi abbiamo a disposizione una rosa che può affrontare in maniera positiva la serie B e nei prossimi giorni faremo i giusti passi per la conferma dei ragazzi e valuteremo un paio di innesti. Credo che la filosofia di puntare su ragazzi del territorio e del vivaio sia, per ora, l’unica strada percorribile quindi si, punteremo moltissimo sui giovani anche in Serie B e, mi lancio in una previsione forse un po’ naif: credo che le annate dal 2007 in poi potranno essere quelle che faranno fare un ulteriore salto a questo club. Per quanto riguarda lo staff dirigenziale e tecnico, le porte qui sono sempre aperte per una valutazione condivisa: il salto in B ci impone di strutturarci ulteriormente ma, più un generale, più una società può fare affidamento su risorse umane di alto livello più è facile raggiungere successi.

Il PalaGozzano sarà sempre la vostra arena per le partite casalinghe? Affronterai il derby contro la tua ex squadra, il Calcio Padova C5, quali significati avrà per te questo derby tanto sentito?
🎤 Rozzato Andrea > A Padova ci sono solo due palasport omologati per il futsal nazionale e sono il PalaGozzano e il PalaCamin. Quest’anno abbiamo toccato vette di affluenza impensabili, culminate con le oltre 600 persone in occasione della finale regionale Play Off. La nostra casa è il PalaGozzano. La partita con il Padova per me non ha nessun tipo di significato, oltre a quello di una qualsiasi altra gara: voglio vincere ogni confronto sportivo sul campo a prescindere dall’avversario. In questi anni i rapporti si sono normalizzati quindi non c’è alcuna motivazione diversa da quella della competizione sportiva.

Secondo te, è vantaggioso avere tre squadre Padovane di Futsal nel campionato nazionale, con Petrarca in Serie A, Calcio Padova C5 e Antenore Sport Padova in Serie B, considerando anche i rispettivi settori giovanili? Non pensi che ciò possa causare dispersione di risorse nei settori giovanili? In futuro, potrebbero unire le forze come nel modello Fenice e Mestre?
🎤 Rozzato Andrea > Fusione in futuro? Impossibile. Credo che la competizione aiuti ad alzare il livello, nello sport come nel lavoro; quindi, sta ai tre club offrire la miglior proposta sportiva. Non mi permetto di giudicare il lavoro di altri ma per quanto riguarda noi abbiamo ormai un Settore Giovanile stabilizzato oltre i 200 iscritti per stagione sportiva, negli anni abbiamo vinto una Coppa Veneto Under 15, l’Under 17 si è qualificata due volte nel girone Élite e quest’anno ha raggiunto la Final Four regionale, l’Under 19 in quattro stagioni ha raggiunto tre volte i Play Off scudetto e una volta la Final Four Scudetto, ogni anno i nostri atleti partecipano al Torneo delle Regioni e la scorsa settimana un nostro atleta ha ricevuto la convocazione con la Nazionale Under 17. Direi che non stiamo facendo male, possiamo certamente migliorare ancora nel reclutamento, nella proposta tecnica e organizzativa in generale e credo che questo debba essere il nuovo obiettivo della società: la Prima Squadra ha raggiunto i campionati nazionali, ora serve un fortissimo investimento nel Settore Giovanile per alzare ulteriormente il livello, creare sempre più giocatori competitivi e raggiungere traguardi significativi, il tutto senza perdere di vista la mission sociale e di formazione umana dei ragazzi.

Quando raggiungiamo un obiettivo significativo, è comune esprimere gratitudine sincera e profonda. A chi vorresti rivolgere le tue emozioni di felicità e apprezzamento per il duro lavoro necessario per ottenere questo successo?
🎤 Rozzato Andrea > L’elenco è molto lungo e genericamente questo traguardo è figlio dell’impegno di tutta la società, tutta la squadra e lo staff e di tutti i tifosi. Mi permetto di fare una menzione particolare ad alcune persone di queste categorie. Una va di diritto ad Enrico Rigato, dirigente e persona meravigliosa, che ci ha donato tutto sé stesso senza chiedere nulla in cambio. A tre tifosi in particolare vanno i miei ringraziamenti: Massimo, Melania e Andrea, per tutti e tre provo un affetto spontaneo e sincero e anche se ci vediamo poco il venerdì sera non mancano praticamente mai. Dedica d’obbligo per questa stagione che ci ha visto vincere la Coppa e conquistare la B: come sempre a mamma e papà, aggiungo anche mio nonno Carlo, grande amante dello sport, e mia nonna Lidia a cui ho rivolto un pensiero un secondo prima che Riccardo Cesari segnasse il rigore decisivo. Credo che da lassù una mano ce l’abbiano data.

Grazie ad Andrea per la sua disponibilità e in bocca al lupo per la nuova stagione. Buona Vita.

Nicola Cecchinato dalla Redazione di C5TIME vi saluta e vi dà appuntamento alla prossima uscita, con una nuova intervista per la rubricaPRIMA PAGINA PER”.

Articolo a cura di Nicola Cecchinato – © – Riproduzione Riservata

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