C5TIME per la rubrica “PRIMA PAGINA PER”. In questa 33ª uscita abbiamo il piacere di intervistare ALBERTO NOGARA il Preparatore dei Portieri della società SPORTING ALTAMARCA di Maser (TV), iscritta con la Prima Squadra al campionato FIGC-LND di Serie A2 Élite Girone A stagione 2023/24.

Nogara Alberto, nato a Thiene nel 1969, ora vive a Zugliano. Opera come Sottufficiale dell’Esercito Italiano. Dopo la carriera da giocatore nelle categorie regionali arriva il passaggio a preparatore dei portieri dove negli anni ha ottenuto importantissimi risultati: nel Thiene C5 dal 2003 al 2007 con promozione dalla Serie C1 alla Serie B. Nel Verona C5 dal 2007 al 2010 con promozione dalla Serie B alla Serie A2. Nel Vicenza C5 dal 2010 al 2013 con promozione dalla Serie C1 alla Serie A1. Con la Luparense C5 in A dal 2013 al 2014. Per poi trascorrere la bellezza di 9 stagioni sotto lo stemma dell’Arzignano in cui ha ottenuto le promozioni dalla Serie B alla Serie A1. Alberto ha svolto in tutta Italia, in qualità di docente, ben 48 clinic sui portieri di Futsal, incontri per approfondire un ruolo molto importante nel nostro sport a cui va data molta importanza.

Benvenuto Alberto, il tuo curriculum sportivo è molto succulento. Come preparatore portieri sei riconosciuto come una persona professionale, determinata e sempre aggiornata. Cosa ti ha spinto a intraprendere questo ruolo nello sport? Cosa ti affascina durante ogni sessione di allenamento quando trasmetti i tuoi insegnamenti ai tuoi estremi difensori?
🎤 Nogara Alberto > Dopo aver giocato in porta, ero ben conscio che il portiere, in quel momento, era un ruolo determinante ma molto sacrificato sotto l’aspetto tecnico-tattico. Tenuto conto di ciò, ho capito che c’era bisogno di una figura professionale specifica che potesse allenare un ruolo così particolare. Ho appeso i guanti al chiodo ed ho iniziato a studiare e imparare.
Mi affascina vedere i miei numeri uno felici di migliorarsi giorno per giorno con il conseguimento di quella crescita assoluta fissata da degli obiettivi ben chiari raggiungibili solo attraverso il duro lavoro unito a una grande motivazione.

Il preparatore dei portieri è un membro fondamentale dello staff tecnico di una squadra di calcio 5, responsabile dell’allenamento specifico dei portieri. Il suo ruolo principale è quello di sviluppare e migliorare le abilità tecniche, tattiche e mentali dei portieri, al fine di renderli pronti per le partite. Su quali basi programmi il tuo allenamento? Come si sviluppa sul campo una tua seduta? Cosa chiedi ai tuoi atleti?
🎤 Nogara Alberto > L’allenamento specifico si basa prima di tutto sul materiale umano a disposizione, ognuno con le proprie peculiarità sia condizionali sia tecniche. Poi di concerto con lo staff tecnico e soprattutto con il mister si stabiliscono obiettivi e le condizioni tattiche. Infine, le tempistiche e le modalità attuative.
In genere la seduta si sviluppa con una prima parte dedicata alla mobilità articolare e con un breve riscaldamento a corpo libero. Di seguito aggiungo sempre un esercizio di riscaldamento con una componente tecnica. Poi si inizia con gli esercizi specifici a tema e in fine un breve attimo di recupero con discussione/riflessione sulla seduta effettuata. Finito i portieri si uniscono al gruppo per la parte collettiva.
Ai miei portieri chiedo un impegno e una dedizione che sia sempre al massimo delle proprie possibilità con una concentrazione totale verso il lavoro che si andrà a svolgere, con un sano sacrificio e con un pizzico di divertimento che non guasta mai.

Oltre agli aspetti tecnici e tattici, il preparatore dei portieri si occupa anche della mentalità dei portieri, aiutandoli a sviluppare la concentrazione, la fiducia in sé stessi e la capacità di gestire la pressione durante le partite. Come si relaziona Alberto Nogara con i suoi portieri? Qual è la parte più difficile da gestire prima delle partite e soprattutto durante le partite?
🎤 Nogara Alberto > Innanzitutto mi rapporto con loro attraverso una dialettica schietta e sincera, condividendo tutti gli aspetti tecnici e tattici, gli errori e gli eventuali accorgimenti del caso. Da loro cerco sempre una comunicazione riflessiva che li porti a porsi delle domande cui loro stessi troveranno anche le risposte.
Prima della partita la comunicazione, a mio parere, ha due momenti temporali diversi: lontano dalla partita e vicino alla partita. Lontano cerco di infondere serenità senza parlare molto della parte competitiva. Nell’approssimarsi alla competizione stessa cerco di dare piccolissimi e brevissimi input, senza andare a ledere la concentrazione dell’atleta stesso. In partita, penso che la parte più difficile sia la gestione emotiva dell’errore. Molto dipende dalla crescita dell’atleta stesso. Io cerco di tranquillizzarli senza creare tanti patemi d’animo. Puntualizzando che l’errore deve essere visto come un’opportunità di crescita, accettandolo serenamente, facendone tesoro per il futuro.

Durante la tua lunga carriera di preparatore dei portieri, sia a livello regionale che nazionale, chi tra i tuoi allievi ti ha impressionato di più? E perché?
🎤 Nogara Alberto >Tutti quelli che ho allenato, ognuno al proprio livello, mi hanno impressionato. Fare dei nomi specifici non mi sembra corretto. Molti, ognuno per la propria categoria, mi hanno dato molte soddisfazioni e ancora lo fanno, anche se non sono più con me.
Il perché? Perché tutti hanno creduto nella possibilità di migliorarsi per poter dare ed essere il massimo per la propria categoria.

Il portiere rappresenta almeno il 50% (se non di più) di una squadra di Calcio a 5. Quali caratteristiche sono necessarie per svolgere questo ruolo? E perché lo consiglieresti a un giovane che desidera intraprendere questa posizione nello sport?
🎤 Nogara Alberto >Per me un portiere deve avere: UMILTA’, PASSIONE, SACRIFICIO, SOGNO.
“Il cavallo buono si vede a lunga corsa”, quindi non si è mai arrivati, anche se si è già al “top”. L’allenamento deve essere il caposaldo su cui si basa la crescita costante e continua di un atleta evoluto. Quindi testa bassa e lavorare, con quel grande spirito che contraddistingue l’essere un “numero uno”, non solo di nome, con l’umiltà dei più piccoli.
Perché è il ruolo più bello, più affascinante, più duro e più determinante di questo splendido sport. Uno stile di vita che pochi altri ruoli possono vantare. Io sono IL PORTIERE… non tutti lo possono dire.

Qual è il sogno nel cassetto di Alberto Nogara nel Futsal?
🎤 Nogara Alberto > Te ne dico due dei tanti. Il primo è di riuscire ad allenare attivamente ancora per qualche anno, salute permettendo. Il secondo è di fare un’esperienza all’estero, cercando di migliorarmi tecnicamente, con la possibilità di poter studiare e apprendere ancor più i segreti del mestiere.
Sogno nel sogno… allenare in una qualsiasi nazionale, anche non nel nostro paese.

Grazie ad Alberto Nogara per la sua disponibilità e in bocca al lupo per la nuova stagione, Buona Vita.

Nicola Cecchinato dalla Redazione di C5TIME vi saluta e vi dà appuntamento alla prossima uscita, con una nuova intervista per la rubricaPRIMA PAGINA PER”.

Articolo a cura di Nicola Cecchinato – © – Riproduzione Riservata

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